La nascita di Gesù, riflessione sulla nostra vita e sul bisogno di salvezza

CHIAVARI – “Non siamo qui solo per rinnovare un sentimento o compiere il gesto della Messa, ma per rivivere un fatto accaduto”. Lo ha detto il Vescovo alla messa della vigilia di Natale, nella Cattedrale d Ns. dell’Orto a Chiavari. La nascita di Gesù – ha detto Mons. Tanasini nell’omelia – è un evento che si pone nel cuore della storia degli uomini e che ci viene ricordato così dal Vangelo: “diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia”. Il primo gesto che noi compiamo – ha proseguito il Vescovo – è quello di chinarci su questo bimbo come hanno fatto i pastori, e come i pastori ascoltiamo l’annuncio: “E’ nato per noi un Salvatore che è Cristo Signore”. La parola Salvezza può infastidirci, ha detto ancora Mons. Tanasini. “Spesso diciamo: io mi salvo da solo, sono libero di costruirmi come credo. Sembra che non ci sia bisogno di un Salvatore, eppure quanti eventi oggi ci parlano di fragilità e limiti”, ha proseguito il Vescovo. “Sono numerose le illusioni e i tranelli che mettono in crisi le nostre famiglie, giochi di uomini sulla pelle di altri uomini. Ma Dio dice: questo è davvero edificante per la crescita dell’uomo? Dovremmo metterci alla scuola del bambino”, ha spiegato ancora Mons. Tanasini richiamando S. Paolo, “che ci insegna a vivere con sobrietà, giustizia e pietà. La nascita del Salvatore è un messaggio di gioia, porta speranza e rivela il cuore nuovo da cui sgorga il bene”.