Angelus: il Papa prega per la pace e l’integrazione dei migranti

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CITTA’ DEL VATICANO – “Spero vivamente che si sappia approfittare, con saggezza, degli spiragli aperti per ripristinare la tregua e avviarsi verso soluzioni pacifiche e durevoli.” Benedetto XVI al termine dell’Angelus domenicale è tornato ad invocare la pace per la Terrasanta. “E’ questo – ha detto il Pontefice – l’unico cammino che può effettivamente schiudere un avvenire di pace per i figli di quella cara regione!” Il Papa ha ricordato il tema della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato “San Paolo migrante, Apostolo delle genti”. Quando si convertì – ha detto il Papa – Paolo divenne “ambasciatore” di Cristo risorto per farlo conoscere a tutti.

Questa è anche la missione della Chiesa, più che mai in questo nostro tempo di globalizzazione. La realtà dei migranti – ha proseguito il Pontefice – è senz’altro variegata. Dinnanzi ad essa la comunità cristiana guarda ad ogni persona e ad ogni famiglia con attenzione, favorendo la pacifica convivenza tra uomini e donne di etnie, culture e religioni diverse. Il Papa ha quindi espresso la propria vicinanza
ai marittimi e ai pescatori alle prese con diverse difficoltà. Quindi un pensiero all’Incontro Mondiale delle Famiglie, che si conclude a Città del Messico, e alla Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani iniziata proprio oggi, sul tema “Che formino una cosa sola nella tua mano”. “Accogliamo – ha auspicato Benedetto XVI – anche noi questo invito e preghiamo con maggiore intensità perché i cristiani camminino in modo risoluto verso la piena comunione tra loro”.