Abruzzo, oltre 400 volontari dalla Liguria

L’AQUILA – Oggi è il giorno del dolore e della preghiera, in Abruzzo: alle 11 la celebrazione dei funerali di Stato. Il numero dei morti ha raggiunto la soglia 287. Altre scosse di terremoto si sono registrate ieri sera. La popolazione chiede di non essere dimenticata. I soccorritori sono 11 mila e 660. Volontari e non solo stanno facendo sentire la loro presenza nelle zone colpite dal sisma. La colonna mobile della Regione Liguria sta dando sostegno a più di 400 persone dislocate nel centro di Tione degli Abruzzi e nelle frazioni di S. Maria del Ponte e Gorriano in provincia de L’Aquila. Fin dalle prime ore della notte di lunedì, la Protezione Civile si è allertata per coordinare gli aiuti. Sono 130, in totale, i volontari partiti dalle province liguri. A loro si aggiungono 9 tra medici e paramedici del 118, 4 del Corpo Forestale dello Stato, 3 membri della Polizia Provinciale genovese e 4 funzionari del settore Protezione Civile della Liguria. In poco meno di 24 ore è stato possibile attivare due campi di soccorso nei tre piccoli paesi colpiti dal sisma, dunque subito operativi a prestare soccorso e supporto logistico e sanitario alla popolazione. Nei campi si possono trovare cucine, servizi igienici, un posto medico avanzato e le tende per la notte. A Tione sono state montate 30 tende, una cucina da campo, un servizio igienico carrellato, quattro torri faro e un gruppo elettrogeno di emergenza. Qui vengono aiutati 150 sfollati. A S. Maria del Ponte le tende sono venti e ospitano 120 sfollati, numero che sale a Gorriano dove i senzatetto sono 150 per 12 tende. E’ alto anche il numero delle Associazioni giunte in Abruzzo. La Regione ricorda, oltre alla Protezione Civile di Genova, il Gruppo Radio Ver, Associvile Genova, l’Associazione Radioamatori della Liguria, la Guardia Antincendi S. Olcese, l’Associazione Volontari Antincendio Boschivo di Uscio e Avegno e i gruppi della Protezione Civile di Camogli e Recco. Certo, a qualcuno potrà sembrare superfluo questo elenco di dati e di gruppi. Ma sono loro, i soccorritori, i protagonisti, la speranza e il futuro di questa terra lontana da noi, eppure oggi così vicina.