Scuola, nasce il sistema educativo unico per la Liguria

GENOVA – E’ compito della Regione garantire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. E’ quanto si legge fra gli obiettivi della Legge Quadro approvata oggi in Consiglio Regionale che istituisce un unico sistema educativo per la Liguria. Diverse le strade che verranno percorse: integrazione dei diversi percorsi educativi, sostegno all’autonomia delle istituzioni scolastiche, facilitazione dell’accesso al sistema educativo regionale. In che modo? Agevolando le collaborazioni fra enti diversi e strutture paritetiche. Uno dei compiti primari del nuovo sistema sarà l’integrazione fra le politiche scolastiche e quelle del lavoro: a livello patico questo si tradurrà in scambi culturali a livello europeo, anche con le impresee agevolazioni per i soggetti a rischio di esclusione sociale o per disabili. Grazie alla collaborazione di province e Comuni, inoltre sarà avviata una campagna mirata di prevenzione ed educazione alla salute. Una particolare attenzione verrà riservata all’infanzia e alla formazione professionale. per i bambini più piccoli, il progetto prevede la garanzia della diversificazione dell’offerta educativa, nel rispetto della libertà di scelta e delle identità culturali e religiose della famiglia. Pluralità di scelta anche per la formazione professionale. Ad un livello iniziale, finalizzato all’assolvimento dell’obbligo di istruzione per i giovani e per gli adulti che hanno interrotto gli studi, seguirà una specializzaizone post qualifica post diploma e post laurea finalizzata al collegamento con il mondo del lavoro. Per gli adulti occupati, inoltre, la Regione sosterrà lo sviluppo di competenze specifiche attraverso la cosiddetta “formazione continua”. I contenuti della legge sono stati illustrati in consiglio dal relatore di maggioranza, Lorenzo Basso. Il provvedimento è passato con i 20 voti della maggioranza e l’astensione i sette consglieri di opposizione di centro destra. Per Gino Garibaldi di Forza Italia, “i principi della legge sono giusti, ma il provvedimento approvato è confuso e farraginoso”. L’assessore all’istruzione, Massimiliano Costa ha replicato che si tratta di una legge impegnativa, che accoglie molte delle richieste espresse in commissione dai vari soggetti consultati. Ai lavori dell’Assemblea hanno assistito dieci studenti accompagnati da Stefano Poli, ricercatore in sociologia generale della facoltà di scienze dell’informazione dell’Università degli Studi di Genova.