Idrotigullio: utili non distribuiti sul territorio

<br />CHIAVARI – La richiesta di distribuire i dividendi di Idrotigullio al territorio è naufragata in favore degli azionisti. Non è stata accolta, dunque, la proposta mossa dal Comitato per l’Acqua pubblica della Provincia di Genova. Contro il bilancio 2008 della società si sono schierati il comune di Chiavari, Lavagna e Marina Chiavari. A favore, invece, Mediterranea delle Acque e i comuni di Orero e di Favale di Malvaro. Nel bilancio di Idrotigullio figurano utili per 1 milione e 47 mila euro che saranno destinati ad una riserva straordinaria. La distribuzione tariffaria ammonta a 939 mila euro, ma nel 2007 si aggirava intorno al milione e mezzo di euro. “Sono troppi gli utili realizzati sul bene acqua, per questo abbiamo votato contro il bilancio”, ha dichiarato l’assessore alle politiche ambientali del comune di Lavagna Gino Torchio. Nel frattempo, Iride ed Enìa, le due società di servizi che forniscono gas e acqua alle province del nord ovest, sono diventate un’unica realtà quotata in borsa. Per Torchio, la novità non avrà un risvolto negativo sulle tariffe, ma allontanerà il centro decisionale dai piccoli comuni del Tigullio e dai cittadini. “Scende a zero – ha concluso Torchio – la possibilità delle nostre amministrazioni di potersi relazionare con queste società. La loro missione, purtroppo è fare business, i cittadini non contano più”. “Le società quotate in borsa hanno l’obbligo di guadagnare sempre di più, ha aggiunto Antonio Lupo portavoce del Comitato per l’Acqua Pubblica del Tigullio. “C’è un conflitto di interessi evidente – ha proseguito Lupo – I rappresentanti dei Comuni chiedono che gli utili restino al territorio, mentre le società hanno paura che si consumi sempre di meno. E’ questo uno dei tanti freni che oggi non permetterebbero l’utilizzo delle energie alternative” – ha spiegato il portavoce del Comitato per l’Acqua Pubblica, per il quale questo comportamento mette a rischio l’ambiente, provoca sfasamenti metereologici che danneggiano l’agricoltura. “Mentre il privato mira al consumo e a guadagnare di più – ha aggiunto Lupo – il pubblico cerca sempre il pareggio di bilancio”.