Ne, Sambuceto ha ricordato i martiri Cipriano e Giustina

NE – E’ singolare la storia dei martiri Cipriano e Giustina, la cui devozione è radicata in Val Graveglia, nella piccola parrocchia di Sambuceto. Cipriano, esperto in arti magiche, si convertì al Cristianesimo grazie alla testimonianza di fede di Giustina. Divenuto Vescovo di Cartagine venne martirizzato per la sua fede assieme alla giovane, che nel frattempo, divenne diaconessa in un monastero. Il Vescovo nell’omelia per la festa patronale ha ricordato questa tradizione, invitando i fedeli a guardare i martiri, perchè, ha sottolineato, è tempo di essere cristiani sul serio, certi del fatto che il bene che è Cristo vince il male.
Al termine della Messa l’architetto Osvaldo Garbarino ha presentato al Vescovo e ai fedeli della parrocchia l’iter, giunto ormai al termine, per il progetto di restauro della chiesetta millenaria. Poi la processione con l’arca che ritrae i santi. Mons. Alberto Tanasini ha voluto ringraziare i fedeli, che custodiscono questo piccolo gioiello dell’architettura medioevale, e il parroco, don Maurio Prandi, che per il restauro della chiesa ha messo tutto il suo impegno. Don Maurizio, che esattamente fra un mese partirà per la missione a Cuba, oggi visita le famiglie della parrocchia di Sambuceto assieme al sucessore, don Matteo Benetti.