Non lasciatevi attrarre dalle cose materiali, poiché la solitudine è alle porte.

<br />PRAGA – Il lungo discorso di Benedetto XVI è proseguito questa mattina nella spianata sulla via di Melnik. Il secolo passato – ha ricordato il Pontefice durante la S. Messa – ha visto cadere non pochi potenti, che parevano giunti ad altezze quasi irraggiungibili perché chi ha negato e continua a negare Dio e, di conseguenza, non rispetta l’uomo, sembra avere vita facile e conseguire un successo materiale, ma basta scrostare la superficie per costatare che, in queste persone, c’è tristezza e insoddisfazione. Il valore autentico dell’esistenza umana – ha spiegato il Papa – non è commisurato solo su beni terreni e interessi passeggeri, perché non sono le realtà materiali ad appagare la sete profonda di senso e di felicità che c’è nel cuore di ogni persona. Nel ricordare l’esempio di San Venceslao il Santo Padre ha incoraggiato ad essere credibili perché non basta “apparire buoni ed onesti” ma “occorre esserlo realmente”. Quello di san Venceslao è un modello difficile da seguire, ha concluso Bendetto XVI, “poiché la fede è sempre esposta a molteplici sfide” ma “quando ci si lascia attrarre da Dio che è Verità, il cammino si fa deciso, perché si sperimenta la forza del suo amore”. Infine, Benedetto XVI ha rivolto un messaggio ai giovani: purtroppo non sono pochi i vostri coetanei che si lasciano attrarre da illusori miraggi di paradisi artificiali per ritrovarsi poi in una triste solitudine” ma ci sono anche “tanti ragazzi e ragazze” che vogliono trasformare “la dottrina nell’azione per dare un senso pieno alla loro vita”. Il Signore, ha sottolineato il Papa, “viene incontro a ciascuno di voi”, “bussa alla porta della vostra libertà e chiede di essere accolto come amico” perché “quando il cuore di un giovane si apre ai suoi divini disegni, non fa troppa fatica a riconoscere e seguire la sua voce”.