Slitta in consiglio la pratica sull’adesione all’ATO

SANTA MARGHERITA LIGURE – La pratica sulla costituzione dell’Ato non è stata discussa durante la seduta consiliare di S. Margherita L. La giunta guidata da Roberto De Marchi ha fatto slittare la pratica a data da destinarsi. La decisione è stata presa per venire incontro ad alcuni comuni delle valli Aveto, Graveglia e Sturla che vogliono la nascita di un sub ambito locale per la gestione della risorsa idrica. La Comunità Montana intende infatti indire una Conferenza dei Sindaci del Tigullio per emendare il documento sulla costituzione dell’Ato proprio per introdurre la questione dei sub ambiti. La formazione di un territorio di competenza ristretto, terrebbe conto delle peculiarità del Tigullio, certamente diverse da quelle dell’interland genovese. S. Margherita L. ha deciso dunque di appoggiare i Sindaci dell’entroterra, cosapevoli – ha detto De Marchi – dell’esperienza negativa sulla gestione degli acquedotti e delle tariffe da parte dell’Ato. Come sammargheritesi siamo soddisfatti del miglioramento di sensibilità che registriamo negli altri comuni che rientrano nell’Ato – ha detto il primo cittadino di S. Margherita L. Un mese fa – ha ricordato ancora – siamo stati gli unici ad abbandonare la sala al momento dell’assegnazione della gestione idrica per 25 anni a Iride. Allora nessuno ci seguì, oggi gli oltre sessanta comuni del territorio devono riconoscerci che avevamo ragione. La formazione di un Consorzio tra comuni sarebbe un braccio operativo utile e permetterebbe una gestione in solitudine e in economica. Invece – ha proseguito De Marchi – Provincia e Comune di Genova, con un comportamento prepotente hanno imposto una soluzione tragica, ossia 25 anni in mano ad Iride, che oggi consideriamo incapace di investire sul territorio. Aderiremo volentieri al confronto che verrà indetto dai comuni dell’entroterra – ha proseguito – in quella data porteremo la nostra esperienza sulla gestione dell’acqua.