Tributi Italia: le Regione chiederà l’intervento del Governo

<p></p>GENOVA – Uno piccolo spiraglio sembra essersi aperto per i dipendenti delle aziende liguri di Tributi Italia, senza stipendio da cinque mesi a causa della pesante situazione debitoria della società di riscossione. I lavoratori, in sciopero ad oltranza, hanno effettuato ieri un presidio sotto il Palazzo della Regione in Piazza De Ferrari, riuscendo ad essere ascoltati dall’assessore alle Politiche del lavoro Enrico Vesco. Vesco ha assicurato che invierà una lettera per chiedere un incontro al Ministro dello Sviluppo Economico in modo da trovare una soluzione unitaria e salvaguardare gli oltre 100 posti di lavoro dell’Azienda Ligure. Tributi Italia, a livello nazionale, contra oltre 1000 dipendenti e ha contratto debiti per centinaia di milioni nei confronti dei comuni per i quali operava. “I posti di lavoro sono appesi ad un filo – ha commentato Luca Maestripieri, segretario generale della FISASCAT Cisl e l’occupazione si può salvare solo in un quadro nazionale dove il Governo prenda in mano la situazione”. Secondo il sindacalista non si intravvedono ancora contorni di una possibile soluzione, pur prendendo favorevolmente l’atto della Regione che ha ricevuto unitariamente tutti i rappresentanti dei lavoratori e si è fatta carico di rappresentare il problema al Governo. Il segretario generale Filcams CGIL CAlogero Pepe sottolinea l’iniziativa importante intrapresa da Vesco che si è impegnato a nome della Regione a emanare una norma interpretativa della materia sugli ammortizzatori sociali in deroga. Questo per consentire ai dipendenti di ricevere un anticipo di parte degli stipendi arretrati mai recepiti.