Rito delle ceneri: il vescovo invita i fedeli a ritornare a Dio

<br />CHIAVARI – La Quaresima in Diocesi si è aperta con la celebrazione del rito delle ceneri presieduto in Cattedrale dal vescovo. Mons. Tanasini ha invitato i fedeli a compiere un cammino di conversione, non solo esteriore, ma anche interiore, sull’esempio del cammino di fede di Maria. Ecco il testo integrale dell’omelia. La Parola della Sacra scittura dà il senso a tutta la Quaresima: ritornate a me. Si tratta di intraprendere un itinerario di ritorno che segue ad un cammino di allontanamento. Noi siamo creature di Dio tratte dalla terra con il suo soffio di vita. Anche questa affermazione troviamo nel primo monito delle ceneri. Noi siamo creature e figli di Dio come ci annuncia il Vangelo, ma con presunzione ci allontaniamo da lui. Distacchiamo la nostra dalla sua volontà, siamo i figli che lasciano la casa del Padre. La Quaresima ci chiede di ritornate al primo amore per lui. Un cammino interiore (laceratevi il cuore e non le vesti) accompagnato da gesti concreti, visibili. Segni esteriori di un impegno interiore che è il nostro ritorno a Lui. Incontro con il Padre che vede nel segreto. Invito a superare atteggiamenti di apparenza o di esibizione. Già. Questo per gli uomini del nostro tempo sarebbe un modo di cambiamento. Sarebbe un segno di cambiamento. Ma nelle parole del Signore c’è un invito ad eleggere lui solo, il Padre, come spettatore della nostra vita. Un richiamo all’intimità con lui. Ecco spontaneo l’invito all’essenzialità del vivere al digiuno. Impegno a scoprire ciò che ingombra la nostra vita non solo sul piano economico delle nostre cose, ma anche come sentimenti da purificare o variare. Maria non ha bisogno della conversione o del ritorno, eppure ella è maestra di conversione. Oggi proprio nella celebrazione delle ceneri il Papa ha evidenziato che è difficile rinunciare a ciò che appartiene a noi stessi. Maria ha affermato la propria pochezza, si è affermata umile serva per accogliere e far suo il dono di Dio Salvatore, Gesù. Ecco i giorni della salvezza! ha esclamato l’apostolo Paolo. Maria è la Vergine vigilante, in silenzio in segreto si apre alla parola di Dio e l’accoglie. E’ la Vergine che ascolta. Ci invita sotto la croce perchè lì, discepoli del figlio, vuole accettarci come figli. E con questo gesto è colei che compie la vera carità, che non suona le trombe, ma vive la profondità del dolore del dono di sè. Noi siamo accolti da Lei come figli e noi ci accoglieremo di più come fratelli, faremo cadere tanti pregiudizi dettati dal nostro interesse, espressione solo di timore. Anche questo è l’impegno della Quaresima.