Madrid: nella Via Crucis ricordati gli oppressi, gli ultimi e i sofferenti

MADRID – Plaza di Cibeles, dove si trova il palco del Papa, per la seconda volta era colma di pellegrini che hanno scandito il suo nome. Con questa accoglienza festosa è iniziata la via Crucis. Protagoniste le confraternite spagnole, ognuna delle quali ha portato il carro per il proprio tratto e secondo i propri modi. Nel corso della Via Crucis sono stati ricordati gli ultimi, gli emarginati e gli oppressi. Nei testi della via Crucis le autrici, le suore Hermanas de la Cruz, hanno voluto raccontare le sofferenze del mondo. Così stazione dopo stazione sono stati ricordati “coloro che soffrono le persecuzioni e le discriminazioni a causa delle fede”, o che sentono “la freddezza del tradimento che causa la divisione e le lotte fratricide”. Una preghiera particolare è stata per “le vittime innocenti delle guerre” e “per quelli che si vergognano della fede”. Nei testi è stato anche ricordato “chi non riesce a trovare lavoro, chi è costretto a lavori degradanti, chi soffre atteggiamenti razzisti” e i migranti che “muoiono nello sforzo di ottenere una vita migliore.