Depuratore di Rapallo, si cercano strategie legali

depuratore-rapalloRAPALLO – Il Presidente della Regione ha convocato un tavolo per trattare il tema della depurazione. L’incontro è in programma a Genova venerdì 8 febbraio. Sul tavolo anche gli impianti del Tigullio e il delicato capitolo del depuratore comprensoriale di Lavagna. Faremo il punto della situazione – ha spiegato l’Assessore all’Ambiente Renata Briano. Un’occasione importante, anche perché i ritardi sono significativi e l’Unione Europea e pronta a far partire le sazioni del caso. Intanto stamattina in Regione si è svolto un’incontro sul depuratore di Rapallo. Da parte di Iren e Mediterranea delle Acque la progettazione prosegue nonostante i ricorsi ancora in piedi. I ricorrenti ritengono che l’impianto verrebbe costruito in un’area esondabile, vicina al bosco e alle case, sopra dei rivi che verrebbero tombinati con il rischio che accada quanto successo a Genova in via Fereggiano con l’alluvione del 2011. Il Tar, infatti, è chiamato ad esprimersi su quattro ricorsi: tre presentati dai proprietari di immobili in via Betti e nell’area di Ronco, uno promosso dal Wwf. Le udienze in programma sono due: una il 14 di febbraio, l’altra il 28 marzo.I legali sono al lavoro per cercare di accorpare le due udienze e svolgerne una soltanto nella data di fine marzo. Quella di stamattina, dunque, è stata soprattutto una seduta legale al quale erano presenti, oltre ai rappresentanti della Regione, il Comune di Rapallo, la Prefettura e i dirigenti di Iren, Ato, Mediterranea delle Acque, tecnici e gli avvocati di entrambe le parti. Fatto importante – ha sottolineato Renata Briano – è che si sta lavorando molto per accelerare i tempi di avvio e realizzazione del depuratore. Di recente, infatti, la Corte di Giustizia europea ha emesso una sentenza con la quale chiede al Comune di Rapallo una descrizione precisa delle iniziative assunte e degli interventi programmati.