Il miracolo che ha portato alla beatificazione di Paolo VI

paolo-vi-1CITTA’ DEL VATICANO – Il «segno», avvenuto per l’intercessione di Paolo VI, lo scorso 6 maggio è stato riconosciuto dalla plenaria dei cardinali e dei vescovi della Congregazione delle cause dei santi: si tratta della guarigione «scientificamente inspiegabile» di un nascituro, avvenuta negli Stati Uniti nel 2001. Al quinto mese di gravidanza i medici avevano consigliato alla futura mamma di abortire, poiché sul feto avevano riscontrato la rottura della vescica fetale, la presenza di liquido nell’addome e la mancanza di liquido nel sacco amniotico. La diagnosi parlava di una possibile morte in grembo materno del bimbo o la nascita con gravissime malformazioni. Ma la donna non si diede per vinta e non volle abortire; inoltre, su suggerimento di una suora italiana che aveva conosciuto Paolo VI, si rivolse nelle sue preghiere al Pontefice chiedendo l’intercessione per la guarigione del suo bimbo. Oggi suo figlio ha 13 anni ed è in buone condizioni di salute: è nato all’ottavo mese di gravidanza con un parto cesareo. Il 12 dicembre 2013 la consulta medica della Congregazione delle cause dei santi ha riconosciuto che la guarigione è stata inspiegabile secondo la scienza e il 18 febbraio scorso i teologi dello stesso dicastero hanno attribuito questo fatto miracoloso all’intercessione di Paolo VI. Il 9 maggio 2014 papa Francesco ha autorizzato la pubblicazione del decreto che riconosce il miracolo per intercessione di Montini. Lo stesso giorno veniva stabilita la data per la beatificazione: 19 ottobre 2014.