Un arresto e 21 denunce per commercio di prodotti falsi

GENOVA – Grazie ad una complessa ed articolata indagine, la Guardia di Finanza di Genova ha individuato e denunciato all’Autorità Giudiziaria alcuni cittadini senegalesi, radicati nel territorio genovese, e commercianti e artigiani italiani e cinesi attivi nella città di Brescia, che costituivano l’intera filiera di produzione e commercializzazione di merce contraffatta destinata ai venditori abusivi in Liguria. Alla fine delle indagini sono stati sequestrati 5 immobili, oltre 1 milione e 400 mila euro di prodotti contraffatti, e diversi macchinari per i lavori di sartoria. Una persona è stata arrestata e ventuno sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Genova per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e immigrazione clandestina. Inoltre la Guardia di Finanza ha accertato la vendita di circa 300 mila prodotti recanti marchi contraffatti.
Le indagini sono iniziate quando è stato individuato un appartamento nel centro storico di Genova che veniva utilizzato come deposito di stoccaggio della merce prodotta, che era nascosta in un doppio fondo nel vano doccia.
Il principale artefice di tutta l’attività era un cittadino straniero che si avvaleva della collaborazione di altri connazionali e della moglie italiana. La merce veniva acquistata in Lombardia, grazie ad altri due gruppi criminali attivi nel mercato della contraffazione di griffe. Le attività di polizia giudiziaria hanno consentito di individuare cinque officine in cui venivano prodotte minuterie metalliche ed etichette che recavano marchi contraffatti, grazie all’utilizzo di macchinari, computer e relativi software.