Operazione porto di Chiavari: le critiche dei gruppi di minoranza

CHIAVARI – La sistemazione del porto di Chiavari, sia dal punto di vista della conclusione dei lavori, sia sotto il profilo economico e finanziario, sembra un traguardo lontano. Ne sono convinti i consiglieri comunali di minoranza, che in questi giorni sono intervenuti a più riprese sull’argomento. Il consigliere Giorgio Canepa di Partecip@ttiva è convinto che alcune situazioni non si risolveranno in tempi brevi, come quella relativa all’ampia area in fondo al parcheggio verso il mare che era stata messa a disposizione per il cantiere e che attualmente è ridotta a un deposito di materiali. C’è poi il problema del debito della Tigullio Shipping nei confronti del Comune di Chiavari: la società ha chiesto la proroga per la rata di 604.000 euro, scaduta il 30 giugno; il Comune ha concesso un nuovo termine, onde evitare di fare collassare la situazione: con i chiavaresi in difficoltà, che non riescono ad arrivare alla fine del mese -domanda in modo ironico il consigliere Giovanni Giardini- il Sindaco sarà così magnanimo? Il rischio di mancata riscossione nei confronti di Tigullio Shipping -sottolinea Canepa- è da considerarsi elevatissimo.
Nettamente contrario alla proroga è anche il consigliere di minoranza Emilio Cervini: come riporre ancora fiducia -argomenta Cervini- in una società che dall’8 agosto 2011 sta realizzando l’ampliamento del Porto e non ha ancora concluso i lavori previsti? La Tigullio Shipping -sottolinea il consigliere- ha contenziosi legali aperti con il Comune e deve versare altre somme, oltre a 1.500.000 di euro del canone.