Estate di controlli: a Rapallo cinquanta verbali

TIGULLIO – L’estate inizia a scappar via e con lei i turisti. Tempo di bilanci, dunque, soprattutto per i controlli in mare. Cinque le situazioni più gravi emerse. La Polizia Municipale di Chiavari ha sanzionato i gestori di tre spiagge libere attrezzate, nella zona centrale della città, per aver occupato più del 50% di arenile. La multa è stata di duemila euro circa ciascuno. Recenti verifiche anche da parte della Guardia Costiera non hanno rilevato abusi. Ulteriori controlli, comunque, sono in programma anche in questi giorni. A Riva T. numerose le sanzioni della Capitaneria di Porto per il mancato rispetto delle regole di navigazione: multato chi ha noleggiato un natante per poi entrare nella zona riservata ai bagnanti, ossia l’area delimitata dai gavitelli di colore rosso. Multe sono fioccate anche per il mancato rispetto delle regole nell’Area Marina Protetta di Portofino segno, fanno sapere dal Circomare di S. Margherita L., di una scarsa conoscenza delle norme e del territorio. Restando sul litorale sammargheritese, la Polizia ha concentrato la propria attività sul contrasto al commercio abusivo: tra luglio e agosto sono stati effettuati vari sequestri di merce sul lungomare. La Prefettura
ha predisposto l’allontanamento di alcuni venditori, stranieri, sprovvisti delle autorizzazioni per restare in Italia. A Rapallo, l’estate 2016 ha visto l’aumento dei controlli al contrasto dell’abusivismo nel settore alberghiero. La Municipale ha elevato 50 multe da duemila euro l’una a proprietari di abitazioni messe in affitto senza alcuna autorizzazione. Le verifiche sono state fatte dal 20 luglio ad oggi, oltre un controllo al giorno e un grande lavoro per i vigili. Attraverso il web, i vacanzieri trovavano e affittavano gli appartamenti ignari che il tutto avveniva in nero. Per la maggior parte i proprietari erano di fuori regione, soprattutto milanesi. Le segnalazioni saranno girate alla Guardia di Finanza. Obiettivo della Polizia è di aprire un sito per consentire segnalazioni in forma anonima e contribuire così
al contrasto di questo fenomeno, purtroppo in crescita.