Migranti, l’ANCI ai Sindaci del Tigullio: meglio un’accoglienza più condivisa

CHIAVARI – Sindaci più protagonisti nell’accoglienza dei migranti. Ha chiesto di fare questa scelta oggi a Chiavari l’Anci della Liguria incontrando i primi cittadini di Tigullio e Città Metropolitana. Ad oggi, per le pubbliche amministrazioni, i criteri adottati in Italia sono due, ha spiegato il Presidente Marco Doria: il Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati, lo SPRAR, dove i Sindaci sono più coinvolti nelle scelte e nella gestione, possono ricevere dei finanziamenti e coordinare meglio i propri servizi sociali e – soprattutto, almeno sulla carta – avere la garanzia di non ricevere in futuro altri arrivi. L’altro sistema è il CAS, fino ad oggi il più adottato – il Centro di Accoglienza Straordinaria – dove è la Prefettura a decidere e a trovare le strutture, spesso con fare impositivo e dove il parere dei sindaci vale poco. Sistema ad oggi che ha portato sul anche sul nostro territorio buona parte dei migranti già presenti, come nei casi di Belpiano o Tolceto. Secondo Anci, lo Sprar sarebbe dunque la scelta migliore: per la Liguria è previsto un tetto massimo di 6.043 migranti. Queste persone arriveranno comunque: occorre decidere se lasciare tutto nelle mani delle Prefetture, che le collocheranno dove riterranno opportuno con i CAS, o realizzare appunto gli Sprar. Nell’incontro di Chiavari, Doria e il segretario dell’anci ligure Pierluigi Vinai hanno spiegato che con il progetto Sprar i migranti potranno essere collocati sul territorio con il criterio della distribuzione equilibrata: sarà cioè assegnato un numero di profughi in proporzione al numero dei residenti nel comune. E per gestire al meglio la situazione, i Comuni sono stati invitati ad unirsi tra loro, come amministrazioni o come distretti socio sanitari. La questione è ancora aperta: ogni Comune, ora, dovrà scegliere la strada più opportuna e qualcuno lo farà anche seguendo la propria strada politica. Lunedì 27, all’Assemblea generale, Anci prenderà una decisione definitiva in merito al proprio comportamento sul tema migranti.