Papa al Gaslini: di fronte alla sofferenza dei piccoli, guardo il crocifisso

GENOVA – GASLINI – Un momento toccante, cuore della giornata genovese del Papa. Il Santo Padre è arrivato all’istituto Gaslini di Genova poco dopo le 15.30 e qui è rimasto per un incontro privato e affettuoso con gli ammalati, i familiari e gli operatori sanitari. Al termine Francesco ha lasciato una dedica sul libro degli ospiti custodito all’interno del nosocomio pediatrico. Quindi un piccolo discorso pronunciato all’ingresso prima della benedizione: “La sofferenza dei bambini è certamente la più dura da accettare; e allora il Signore mi chiama a stare, anche se brevemente, vicino a questi bambini e ragazzi e ai loro familiari. Tante volte mi faccio la domanda: ‘Perché soffrono i bambini?’ e non trovo soluzione. Soltanto guardo il crocefisso”. “Questo Istituto – ha ricordato – è sorto come atto d’amore del Senatore Gerolamo Gaslini. Egli, per onorare la figlia morta in tenera età, lo fondò spogliandosi di tutti i suoi beni: società, stabilimenti, immobili, soldi e persino della sua abitazione. Pertanto questo Ospedale, conosciuto e apprezzato in Italia e nel mondo, ha un ruolo speciale: continuare ad essere simbolo di generosità e di solidarietà”. Il Papa ha invitato a essere “attenti alle necessità dei vostri piccoli pazienti, chinandovi con tenerezza sulle loro fragilità, e vedendo in loro il Signore. Chi serve i malati con amore serve Gesù che ci apre il Regno dei cieli”.