Una “Casa della salute” all’ospedaletto di Cicagna. Proposta del CAMT

CICAGNA – Un progetto di razionalizzazione ed efficientamento di una struttura esistente. Il cosiddetto “Ospedaletto di Cicagna”, nella proposta illustrata dal Comitato Assistenza Malati Tigullio ai sindaci della Fontanabuona, potrebbe diventare una Casa della Salute, con assistenza sanitaria sulle 24 ore giornaliere e la gestione diretta dei codici bianchi e verdi. La proposta tiene conto delle due casistiche possibili: urgenza e visite specialistiche. Per le urgenze il piano consentirebbe di decongestionare intasamenti del pronto soccorso, dotando la struttura fontanina di personale e strumenti. Sarebbe prevista la presenza di medici di famiglia, a turnazione, dalle 8 alle 20, tutti i giorni feriali, e di guardia medica dalle 20 alle 8, tutti i giorni compreso i festivi; la presenza di un addetto all’infermeria nei giorni feriali per il tempo necessario; disponibilità di un autista con auto di servizio per trasporto pazienti e campioni biologici e di personale amministrativo. La casa della salute dovrebbe essere dotata di strumenti necessari per eseguire saturimetria, esami ematochimici in urgenza quotidianamente, attrezzatura per elettrocardiogramma collegata con telemedicina all’Ospedale di Lavagna e possibilità di eseguire l’ECG quotidianamente in accesso diretto. Strumenti radiologici collegati con telemedicina all’Ospedale di Lavagna e possibilità di eseguire l’esame quotidianamente in accesso diretto. Possibilità di eseguire visite specialistiche di 2° livello in ospedale con modalità di “fast-track” e di ricovero in ospedale evitando il Pronto Soccorso. Il progetto tiene conto di una efficiente linea internet e telefonica, dedicata per la consultazione fra medici della casa della salute e specialisti ospedalieri. Il servizio di primo intervento verrebbe svolto dai medici di famiglia, con l’ausilio delle attrezzature e del personale della ASL4.
Nella struttura dovrà essere presente un servizio consulenza per informare i cittadini dei servizi che i comuni sono in grado di fornire nel campo sociosanitario. Il CAM offrirebbe la propria collaborazione al reperimento fondi necessari per l’acquisizione delle attrezzature.