Sino al 6 aprile visitabile a Chiavari la mostra su “Edoardo Mazzino”

CHIAVARI – Valle Christi, l’Abbazia di S. Fruttuoso, le chiese di S. Nicolò di Sestri L. e di S. Ambrogio a Zoagli. Sono alcuni dei complessi studiati e restaurati nel corso della carriera dall’architetto Edoardo Mazzino. Soprintendente ai Monumenti della Liguria, dal 1964 al 1973, a Chiavari diresse il restauro della chiesa delle Grazie e della facciata del Palazzo dei portici neri. Ora, dopo la mostra per i 100 anni dalla sua nascita esposta a Palazzo Ducale, schedature ed analisi sono in mostra a Palazzo Rocca a Chiavari. Venti i pannelli che illustrano l’attività di Mazzino nel Tigullio e in particolare a Chiavari, con scritti e disegni originali, pubblicazioni e lettere tratte dall’archivio della famiglia. Edoardo Mazzino fu uno dei più attenti studiosi del paesaggio e fra i primi a mettere in guardia dai rischi di un uso dissennato del territorio. Si occupò di Genova, di Portofino e delle Cinque Terre, ad esempio, sempre affermando il concetto che l’analisi e la tecnica del restauro non dovessero essere scollegati dal paesaggio e dalla salvaguardia dell’equilibrio naturale, sempre più messo a rischio dall’uomo. E’ ancora aperta a Palazzo Rocca di Chiavari l’esposizione su Edoardo Mazzino, allestita nel trentennale dalla sua morte. La mostra, dedicata al tema della conservazione dei monumenti e della difesa del paesaggio in Liguria, è visitabile ancora sino al 6 aprile.