Argini del fiume Entella: entro 60 giorni la sentenza del Tribunale delle Acque

LAVAGNA – Si è svolta stamattina l’udienza di fronte al Tribunale Superiore delle Acque in merito al ricorso contro la realizzazione dell’argine sulla sponda dell’Entella a Lavagna. Il ricorso era stato presentato dal Comitato “Giù le mani dal fiume Entella” e dai proprietari che avevano ricevuto l’esproprio dei terreni. A difenderli oggi a Roma l’avvocato Daniele Granara che ha spiegato come i maggiori problemi del corso d’acqua derivino dall’insabbiamento della foce e che pertanto i famigerati muraglioni d’argine che si vorrebbero erigere, oltre a deturpare l’ambiente, ne causerebbero di ulteriori.
Granara ha sottolineato la contrarietà attuale all’opera dei Comuni di Lavagna e Chiavari e ha spiegato che l’Entella è citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia come “una fiumana bella” e che tale deve restare. Regione e Città Metropolitana di Genova erano difesi dall’avvocato Gabriele Pafundi. Il collegio del Tribunale Superiore delle Acque si è poi ritirato in Camera di Consiglio. La sentenza sarà comunicata al più presto: per legge non oltre i 60 giorni.