Papa: le false accuse per invidia, sono veleno mortale

CITTA’ DEL VATICANO – Nel Vangelo di oggi gli scribi attaccano Gesù: “è posseduto da Satana”. Papa Francesco: Dio ci liberi dalla tentazione di distruggere con malizia la reputazione dell’altro. La nuova famiglia di Cristo è basata “sul suo amore che ci unisce tra noi”. Le false accuse con le quali si vuole distruggere la buona fama dell’altro, per invidia della sua bontà, sono “un veleno mortale”. Lo sottolinea Papa Francesco prima della preghiera dell’Angelus di questa domenica, la decima del tempo ordinario, commentando il Vangelo di Marco e le due “incomprensioni” affrontate da Gesù: quella degli scribi e quella dei suoi stessi familiari. Gli scribi, per screditare Gesù agli occhi della gente, che lo cercava per essere guarita nel corpo e nello spirito, fanno l’”ufficio dei chiacchieroni”, tolgono l’autorità e lo accusano di essere posseduto da Belzebù e di scacciare i demoni per mezzo del capo stesso dei demoni. Gesù, spiega il Papa alle 20 mila persone in piazza e ai milioni collegati attraverso i media, reagisce con parole forti e chiare, “perché quegli scribi, forse senza accorgersene, stanno cadendo nel peccato più grave: negare e bestemmiare l’Amore di Dio che è presente e opera” in Lui. Al termine dell’Angelus, il Papa ha espresso l’auspicio per uno sviluppo positivo del confronto previsto martedì a Singapore tra il presidente americano Trump e il leader nord-coreano Kim Jong Un.