Ponte Morandi: proseguono le ricerche tra le macerie. 45 alloggi per gli sfollati

GENOVA – Sono proseguite tutta la notte le operazioni di demolizione e ricerca dei dispersi da parte delle squadre usar dei vigili del fuoco a Genova. Questa mattina un principio d’incendio ha coinvolto del materiale accatastato in una delle aree interessate dal crollo del Ponte Morandi, causato dalle scintille generate dall’utilizzo di attrezzature da taglio. I vigili del fuoco hanno provveduto alla rimozione dei mezzi che da martedì erano rimasti bloccati sul troncone del viadotto non crollato. E mentre proseguono le ricerche dei dispersi, sono stabili le condizioni dei dieci feriti ricoverati nelle strutture ospedaliere genovesi. Questa mattina è stata identificata la donna intossicata dai fumi che avevano investito la sua casa dopo l’incendio scoppiato contestualmente al crollo del ponte. Si tratta di Angela Fiori, sassarese di nascita ma genovese di adozione, residente a Certosa. Ha 74 anni. È sempre ricoverata in rianimazione al Monoblocco. Contestualmente si stanno cercando soluzioni per gli sfollati: 45 alloggi saranno messi a disposizione da subito per altrettanti nuclei familiari sfollati. Sono stati individuati dalla task force costituita da Regione Liguria, Comune di Genova e ARTE Genova, l’azienda territoriale regionale per l’edilizia, per dare una risposta immediata ad una parte degli oltre 300 nuclei familiari sfollati dai palazzi di via Porro e via del Campasso. I 45 alloggi assegnabili subito sono rispettivamente: 33 di ARTE Genova, e 12 del Comune. Arte si occuperà inoltre del trasloco degli immobili. Saranno i Vigili del Fuoco a dare l’autorizzazione alle famiglie per il ritiro del mobilio. Domani il presidente di Regione Liguria Toti e il Sindaco di Genova Bucci consegneranno al Presidente del Consiglio dei Ministri Conte un documento contenente l’elenco delle ulteriori 300 abitazioni individuate, per le quali verrà richiesto un finanziamento straordinario finalizzato alla loro ristrutturazione. Ammontano a 311 i nuclei familiari sfollati che abitavano nei palazzi via Porro civ.6-6a-8- 10-12-14-16-5-7-9 e Via del Campasso civ. 39-41 per un totale di 558 persone, attualmente ospitate da familiari, in alberghi e strutture cittadine.