Mercoledì prende il via il Sinodo dei Vescovi sui giovani: 267 padri sinodali, 36 ragazzi

CITTÀ DEL VATICANO – Il Sinodo sarà lo strumento per ascoltare in presa diretta i giovani. Tra i partecipanti, ci saranno ben 36 ragazzi tra i 18 e i 29 anni, che con la loro presenza faranno sentire la voce di tanti loro coetanei. È il messaggio che è emerso stamani durante la presentazione in Vaticano del documento che istruisce la celebrazione dell’assemblea sinodale. L’appuntamento prederà il via mercoledì, 3 ottobre, con la Messa presieduta dal Papa nella Basilica Vaticana. Durante i 25 giorni del Sinodo dei Vescovi, i padri sinodali – ne saranno presenti 267 – lavoreranno insieme agli altri partecipanti, secondo le proprie mansioni, sull’Instrumentum laboris che sarà il testo base per la redazione del documento finale, che sarà presentato il 27 ottobre al Papa. “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” sarà il tema affrontato al Sinodo secondo il pensiero del Papa per cui “i giovani sono una risorsa, non un problema”. “La Chiesa e io per primo, insieme ai vescovi e agli educatori – queste le parole espresse da Francesco – abbiamo scelto di metterci nell’atteggiamento di massima accoglienza delle loro opinioni perché crediamo che debbano diventare sempre più protagonisti non solo della propria vita ma anche della Chiesa”. Il Sinodo si articolerà in 3 tavoli di lavoro: riconoscere, la Chiesa in ascolto della realtà; interpretare, fede e discernimento vocazionale; scegliere: cammini di conversione pastorale e missionaria. Il desiderio è di collaborare per costruire una comunità che dialoga, si confronta e agisce insieme con coraggio e trasparenza. Chiuse le tre unità di lavoro, la Commissione si riunirà ancora per elaborare il documento finale, che sarà presentato la mattina di mercoledì 24 ottobre in aula. Nella congregazione generale del pomeriggio, i padri sinodali potranno intervenire ulteriormente sul progetto. Successivamente sarà curato il testo definitivo che verrà votato in aula il 27 ottobre. Una volta votato dai padri sinodali sarà consegnato al Papa al quale – è stato precisato stamani in conferenza, compete ogni decisione in merito.