Santa Margherita L., stop alla riqualificazione del porto

SANTA MARGHERITA LIGURE – Stop al progetto di riqualificazione del Porto di Santa Margherita Ligure. Il Comune ha avviato la procedura per archiviare sia la richiesta di concessione demaniale marittima sia l’approvazione del relativo progetto definitivo, perchè sono necessarie modifiche sostanziali al preliminare, che non sarebbero ammissibili in questa fase della procedura.
E’ questa, in ordine di tempo, l’ultima importante conseguenza della mareggiata del 29 e 30 ottobre 2018, che ha causato danni pesantissimi nel Tigullio, ed in particolare fra Portofino, Santa Margherita, Rapallo e Zoagli. A Santa Margherita Ligure, in particolare, la mareggiata ha stravolto lo stato del litorale marino e ha spezzato in due la diga foranea, rendendola in parte inagibile; sulla diga sono necessari ingenti interventi di messa in sicurezza. Secondo una prima stima, effettuata pochi giorni dopo la mareggiata, per mettere in sicurezza, ripristinare e potenziare la diga, sono necessari 15 milioni di euro.
Ministero delle Infrastrutture, Regione e Provveditorato hanno fin da subito affiancato l’amministrazione comunale per decidere e progettare le opere più urgenti da effettuare in città, anche in vista della stagione turistica 2019. Ma lo sguardo sul porto non può non comprendere anche l’incidenza della Procedura Burlando attivata per arrivare alla riqualificazione di tutta l’area, procedura che era stata attivata nel 2011 e che, in questa fase, stava compiendo una delle sue fasi conclusive, ovvero la verifica, da parte degli uffici comunali, del progetto definitivo.
Valutata dunque la situazione, il Responsabile unico del procedimento, il dirigente dell’Area 4 Territorio e ambiente del Comune di S. Margherita Ligure, Pietro Feriani, ha pertanto inviato alla società Santa Benessere una missiva con cui si comunica l’archiviazione della procedura.

“Occorre essere realisti e prendere atto dello stato attuale delle cose, stravolto dalla mareggiata di fine ottobre”, ha dichiarato in merito il Sindaco Paolo Donadoni, che ha aggiunto: “non si può pensare di riqualificare qualcosa che non esiste più”. Il porto, ora, “richiede di venire non solo ripristinato ma anche ripensato e potenziato per ragioni di pubblica sicurezza, e le spese ingenti, che sono necessarie, di fatto superano le progettazioni per la sua riqualificazione