Il Papa in udienza: chi serve la speranza, getta ponti tra le civiltà

CITTA’ DEL VATICANO – Nell’udienza generale presieduta questa mattina in Piazza San Pietro, il Papa ha incentrato la riflessione sul recente viaggio apostolico in Marocco, sul tema “Servitore di speranza”. Dopo aver ringraziato il re Mohammed VI, per la calorosa accoglienza, Francesco si è soffermato sul senso di questo viaggio: “esistono tante religioni – ha detto e tutte guardano il cielo, guardano Dio”. Il padre celeste ha permesso questo e noi non dobbiamo temere la differenza, ma dobbiamo lavorare per la fratellanza, soprattutto con i figli di Abramo come noi, i musulmano. “Servire la speranza – ha rimarcato il Papa – significa anzitutto gettare ponti tra le civiltà”. Ricordando alcuni importanti vertici internazionali che negli ultimi anni si sono tenuti in quel Paese, il Santo Padre ha anche sottoscritto con il re un appello per Gerusalemme, perchè la città santa sia preservata come patrimonio dell’umanità e luogo di incontro pacifico. Papa Bergoglio ha ricordato la visita al Mausoleo di Mohammed V, all’Istituto per la formazione degli imam, così come l’attenzione dedicata alla questione migratoria. Proprio a Marrakech, nel dicembre scorso, è stato ratificato il “Patto mondiale per una migrazione sicura, ordinata e regolare”: “un passo importante verso l’assunzione di responsabilità della comunità internazionale”.