Il Papa a Skopie: siamo attenti al grido dei poveri

SKOPJE – La tappa di un giorno di Papa Francesco in Macedonia del Nord ha avuto fra i suoi momenti centrali la visita al Memoriale di Madre Teresa a Skopje, città natale della Santa, figura di riferimento, assieme a Sam Giovanni XXIII, di questo 29esimo viaggio apostolico.
Si tratta di una costruzione moderna, inaugurata nel 2009 che ospita un piccolo museo con foto, oggetti e alcune reliquie della Santa. Qui prima sorgeva la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, distrutta da un terremoto nel 1963; qui Madre Teresa venne battezzata, e qui sentì anche la chiamata di Gesù a seguirlo come religiosa nelle missioni.
La prima parte della visita si è concentrata nella cappella della struttura, dinnanzi ad una reliquia e alcuni suoi oggetti personali; qui, con Papa Francesco, si sono raccolti la Madre Superiora, tre suore, due cigini di Madre Teresa e i rappresentanti delle confessioni religiose che compongono il mosaico della Macedonia del Nord: la Chiesa ortodossa macedone, la comunità islamica, la Chiesa evangelica metodista, la comunità ebraica
Nella Preghiera in onore di Madre Teresa, canonizzata nel 2016, il Papa ha ringraziato il Signore per il dono della sua vita e del suo carisma, e per la sua testimonianza dell’amore di Dio fra i più poveri dell’India e del mondo e ha levato una invocazione perchè ciascuno ottenga la grazia di essere vigile e attento al grido dei poveri, per essere segno di amore e di speranza nel nostro tempo, che vede tanti bisognosi, abbandonati, emarginati ed emigranti.
Al termine, nel cortile, il Papa ha incontrato circa 100 poveri assistiti dalle Suore Missionarie della Carità, Ordine fondato da Madre Teresa. Diversi per nazionalità, lingua e religione hanno in comune la gratitudine per l’accoglienza ricevuta dalla suore.