Motu proprio del Papa: nuove norme per tutta la Chiesa contro chi abusa e chi copre

CITTA’ DEL VATICANO – Uno “sportello” in ogni diocesi e obbligo di segnalazione al Vescovo da parte dei sacerdoti che vengono a conoscenza di un abuso. Sono alcune delle nuove procedure in tema di abusi sessuali, molestie e violenze che il Papa ha pubblicato con il Motu proprio: “Vos estis lux mundi, Voi siete la luce del mondo”. Resa nota oggi, è in pratica la nuova legge universale che si applica alla Chiesa cattolica. “I crimini di abuso sessuale offendono Dio, causano danni fisici, psicologici e spirituali alle vittime e ledono la comunità dei fedeli” scrive il Papa ribadendo la particolare responsabilità che hanno i successori degli apostoli nel prevenire questi reati. Vediamo alcune delle novità. Intanto, il testo obbliga tutte le diocesi del mondo di dotarsi – entro giugno 2020 – una sorta di sportello accessibile al pubblico per raccogliere segnalazioni, denunce, un luogo dove le persone che hanno sofferto abusi possano ricorrere alla Chiesa locale sicure di essere accolte, certe che saranno protette da ritorsioni e che le loro segnalazioni saranno trattate con serietà. L’altra novità introdotta da Francesco è l’obbligo per tutti i chierici e i religiosi di «segnalare tempestivamente» all’autorità ecclesiastica tutte le notizie di abusi di cui vengano a conoscenza come pure le eventuali omissioni e coperture nella gestione dei casi. “Vos estis lux mundi” introduce poi la “condotta di copertura”, che consiste in azioni o omissioni dirette a interferire o ad eludere le indagini civili o le indagini canoniche, amministrative o penali, nei confronti di un chierico o di un religioso in merito ai delitti di abuso sessuale. Il documento del Papa, è importante precisare, tutela i minori e gli adulti vulnerabili, ma riguarda anche la violenza sessuale e le molestie conseguenti all’abuso di autorità. L’obbligo include anche qualsiasi caso di violenza sulle religiose da parte di chierici, come il caso di molestie a seminaristi o novizi maggiorenni.
Il Motu Proprio, infine, rappresenta un ulteriore frutto dell’incontro sulla protezione dei minori tenutosi in Vaticano nel febbraio 2019.