Il Card. Bagnasco alle famiglie: siate portatori di unità nelle vostre Diocesi

L'arcivescovo di Genova e presidente della Cei Angelo Bagnasco in una immagine del 1 novembre 2012 a Genova."Una cosa grave e triste". Così l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, ha commentato la vicenda di don Piero Corsi, il parroco di San Terenzo di Lerici che aveva affisso nella bacheca della chiesa un testo in cui sosteneva che sarebbero le donne a causare il femminicidio per i loro comportamenti ANSA/ LUCA ZENNARO

GENOVA – “Siete riflesso del mistero della Creazione e del Mistero Trinitario, così come noi sacerdoti siamo riflesso del mistero della Redenzione”: lo ha detto il Cardinale Angelo Bagnasco alle famiglie liguri riunite per la Giornata di spiritualità loro dedicata al santuario di Nostra Signora della Guardia, celebrando l’Eucarestia a conclusione della giornata.

Il Cardinale ha raccomandanto e richiamato un segreto che, ha detto, va continuamente ricordato, per poterne essere anche annunciatori, per coloro che affrontano l’avventura del matrimonio; il segreto è pregare insieme. Pregare come sposi, in famiglia, marito e moglie, e con i figli, a qualunque età, anche durante la gravidanza. E non temete, ha detto il porporato, di invitare i vostri figli a pregare con voi, anche se adolescenti.

Benedetto XVI ricordava che una famiglia che prega non conosce la diperazione, e nelle difficoltà troverà sempre una via d’uscita; questo è vero.

Ma c’è una seconda cosa che fa parte di questo segreto della preghiera: è la lode a Dio. Il Signore è risorto, ci ha dato un cuore nuovo, ci ha resi partecipi di Dio stesso, ma non basta credere che Gesù è morto e risorto, è necessario scoprirne la presenza, riconoscerlo nelle pieghe della nostra esistenza quotidiana, dentro e fuori di noi. Chiediamoci se la nostra vita ruota attorno alla scoperta di Dio: perchè allora la nostra vita sarà portatrice della lode di Dio.

La comunità cristiana, che è come una famiglia, ha dinamiche molto simili. Non dobbiamo aspettare che gli altri facciano, ma devo essere io a fare, innanzitutto. Devo io essere per primo.
Portate nelle vostre Diocesi lo sguardo della fede, riconoscete la presenza di Dio, siate tessitori della comunione ecclesiale, di unità e per essere tali, scoprite con gli occhi della fede che Gesù è sempre presente.