Demolizione ponte Morandi: le disposizioni per venerdì 28 giugno

GENOVA – Le pile 10 e 11 del Morandi cadranno in sei secondi. A farle esplodere oltre una tonnellata di dinamite: a terra finiranno 20 mila metri cubi di calcestruzzo e acciaio. Non sarà un collasso: le due pile si piegheranno una verso l’altra, in modo controllato grazie alla sequenza ravvicinata di deflagrazioni e poi cadranno a terra in grossi pezzi. Le vibrazioni saranno di durata brevissima e limitate. È quanto accadrà venerdì 28 giugno: per consentire lo svolgimento delle operazioni nella massima sicurezza, il Comune di Genova ha predisposto provvedimenti legati alla circolazione veicolare e ferroviaria. In particolare, l’autostrada A7 Genova-Milano tra l’allacciamento con la A12 e la barriera di Genova Ovest sarà chiuso dalle 7 alle 22. Nello stesso orario rimarranno chiuse molte vie della zona. La fascia di attenzione ha un raggio che va dai 300 ai 400 metri, sia per i pedoni, sia per i mezzi – con limitazioni severe per i veicoli con massa superiore alle 7,5 tonnellate. Attenzioni ai treni: non ci sono modifiche particolari ma su alcune linee la circolazione subirà delle variazioni, ad esempio sulla Genova, Ovada, Acqui Terme e sulla Genova, Busalla, Arquata Scrivia, Novi L. Circa 500 persone con problemi e donne incinte lasceranno le loro abitazioni già la sera precedente. Oltre 3400 persone saranno sfollate dalle 5.30 del mattino. Per loro buoni pasti e strutture dove trascorrere la giornata. L’esplosione ci sarà alle 9: se non ci saranno polveri e problemi torneranno a casa alle 22. In campo, tra gli altri, la Protezione Civile regionale che fornirà 1200 brandine, 100 tavoli, 200 panche e predisporrà quasi 5000 bottigliette d’acqua, a beneficio di tutti coloro che potranno subire i riflessi dell’intervento. Le brandine, con tutto il necessario per dormire, sono state posizionate alla Fiera di Genova, e saranno utilizzate per chi dovesse trascorrere la notte lontano da casa. Le bottiglie d’acqua saranno distribuire anche agli automobilisti in caso di chiusure o code conseguenti alla demolizione.