Il Papa in udienza: non intimorirsi di fronte a chi ci comanda di tacere o ci calunnia

CITTA’ DEL VATICANO – Non spaventarsi davanti “a chi ci comanda di tacere, ci calunnia e addirittura attenta alla nostra vita”. Questa è la forte esortazione del Papa, stamani, nella catechesi all’udienza generale. Per questo Francesco invita a chiedere al Signore di “rafforzarci interiormente” per essere certi della sua presenza al nostro fianco. La riflessione è stata incentrata sulla missione di Pietro, principale testimone del risorto, che dà il via alla predicazione del kerygma e, come Gesù, passa fra i malati prendendo su di sé le infermità. Nelle piaghe degli ammalati – ha spiegato il Pontefice – c’è Gesù che ci chiama ad accudirli: sono dei privilegiati per la Chiesa, non sono da scartare.