Rapallo ha un nuovo PUC. Al centro vivibilità e salvaguardia del territorio

RAPALLO – Entrerà in vigore fra un paio di settimane, o all’incirca venti giorni, l’atteso Piano urbanistico comunale di Rapallo che manda in pensione il vecchio Piano regolatore datato 1986; la giunta regionale ligure lo ha approvato, dopo un iter lunghissimo, che aveva visto il preliminare approvato 14 anni fa, e via via, l’incompatibilità delle amministrazioni che si sono succedute negli anni, fino alla nomina di un commissario straordinario ad acta, Federico Marenco, che ha traghettato il Puc fino allo scorso anno; di qui, poi, la prosecuzione dei vari passaggi burocratici fino all’approvazione finale in Giunta regionale. Decorsi i termini per la pubblicazione sugli organi ufficiali, e recepite le prescrizioni contenute nella delibera stessa di approvazione, il Puc avrà finalmente efficacia
Cosa contiene, dunque, il Piano? In linea di massima, e fatte salve eventuali lievi modifiche imposte dalla Regione, una delle proposte previste è quella del posteggio di interscambio al Poggiolino e della strada di cornice che, partendo dal casello A12, e passando dietro al Golf, permetterebbe di raggiungere la zona del depuratore bypassando la piccola e stretta Via Sant’Ann, l’imbuto da dove, ora, passano tutte le auto che escono dal casello e si dirigono verso il centro.
La salvaguardia paesaggistica è garantita dal fatto che per le zone di San Bartolomeo e di San Michele non è prevista nè l’applicazione del piano casa nè la possibilità di spostamenti di volumi, mentre il documento prevede la possibilità di svincolo con un 70% di residenziale per gli alberghetti di Via Gramsci.
La proposta per la zona a mare, fatte salve le dovute valutazioni, visti gli scenari aperti dal disastro della mareggiata del 2018, è quella della realizzazione di un collegamento pedonale con S. Margherita, mentre per la zona collinare è previsto il recupero degli uliveti