Coldiretti, in crisi il settore vitivinicolo. Presentato un piano “salva vigneti”

REGIONE – Settore in difficoltà quello vitivinicolo ligure che, dall’inizio dell’ emergenza Coronavirus ad oggi, ha visto bloccarsi il commercio della produzione a causa delle limitazioni imposte per il contenimento del contagio, con il numero di bottiglie rimaste ferme in cantina che ha iniziato a crescere, fino a metà marzo, del 10,5% rispetto allo scorso anno. A livello italiano, poi, il brusco crollo del fatturato per quasi 4 cantine su 10 (39%) fa lanciare l’allarme liquidità: per sostenere il settore sono ora più che mai indispensabili strategie immediate che permettano di garantire il futuro del vino italiano. A pesare sulla mancata vendita dei vini di qualità è stata la chiusura forzata di alberghi, agriturismi, bar, e ristoranti avvenuta in Italia e all’estero con un forte calo delle esportazioni, fatto aggravato anche dalle difficoltà logistiche e della disinformazione, per un settore in cui le spedizioni liguri fuori dal confine nazionale, hanno trainato nel 2019, l’export agroalimentare, cresciuto del 13% rispetto all’anno prima. Coldiretti ha presentato al Governo il piano salva vigneti con il quale, attraverso la distillazione volontaria, si prevede di togliere dal mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in alcol disinfettante per usi sanitari. La misura avrebbe inoltre l’importante effetto di favorire l’acquisto di alcol italiano che sugli scaffali è stato il prodotto che ha registrato il maggior incremento di vendite secondo Iri, ma anche di ridurre le eventuali eccedenze produttive. Il piano della Coldiretti prevede anche la vendemmia verde su almeno 30.000 ettari per una riduzione di almeno altri 3 milioni di ettolitri della produzione sui vini di qualità in modo da evitare un eccesso di offerta, considerate le conseguenze della pandemia sui consumi internazionali.