Alisa, “in Liguria due terzi dei contagi nelle Rsa e negli ospedali”

GENOVA – In Italia tornano a salire i positivi al Covid19. L’aumento del numero dei tamponi effettuati nella giornata di ieri ha portato a sovare nuovi casi. Nella giornata di ieri a livello nazionale oltre la metà dei nuovi casi si è registrata in Lombardia.
In Liguria l’andamento dell’epidemia fa registrare un continuo calo del numero totale deipazienti positivi al virus, e anche nelle ultime ore questo andamento è stato confermato: analogamente, scende il numero dei pazienti ricoverati in ospedale, e soprattutto quello delle persone in terapia intensiva. Scende anche il numero delle persone decedute.
Continua a crescere il numero delle persone che guariscono: nella sola giornata di ieri, circa un centinaio di pazienti hanno avuto il secondo tampone negativo, e, pertanto, sono stati dichiarati guariti.
Questo non significa che non ci siano nuovi contagi. Al netto dei guariti, infatti, alcune decine di casi in Liguria si registrano ogni giorno.
Questo significa, come si sta ribadendo da più parti, che la soglia dell’attenzione non va abbassata, e che, pur in un momento di riapertura delle attività, occorre continuare a mantenere le distanze, ad osservare scrupolosamente i comportamenti corretti di igiene, e ad attenersi alle indicazioni. Diversi Comuni, infatti, in primis Genova, impongono l’utilizzo delle mascherine sempre. Secondo l’ultima rilevazione di Alilsa, infatti, un terzo dei nuovi contagi, ed in particolare il 33%, si verifica sul territorio, ossia al di fuori delle strutture ospedaliere e di cura. Il 40% dei nuovi casi si registra nelle Rsa, e il 27% negli ospedali. Alisa avvia una indagine epidemiologica per ogni nuovo contagio, in particolare per quello che riguarda i luoghi di lavoro.
Allo stato attuale, non ci sono indizi relativi al fatto che il virus abbia perso vigore; il rallentamento del contagio è dovuto agli effetti della prolungata chiusura di gni attività e delle restrizioni che sono state osservate scrupolosamente.