Festa di N. S. di Caravaggio: cieli nuovi e terra nuova per chi accoglie Gesù nella sua vita

CHIAVARI – La parrocchia di San Giacomo di Rupinaro a Chiavari ha festeggiato N. S. di Caravaggio. La tradizione risale a tre secoli fa e fu portata nella comunità chiavarese da un gruppo di donne che, lavorando a Caravaggio, avevano scoperto questa devozione mariana legata all’apparizione della Vergine nell’anno 1432.
A Rupinaro, ogni cinque anni, i festeggiamenti sono coronati dalla processione per le vie della città con la sacra icona. Quest’anno, a causa delle disposizioni di sicurezza legate all’emergenza sanitaria, non si è potuto svolgere il rito.
Il quadro di N. S. di Caravaggio è stato portato dal parroco, don Fausto Brioni, dalla Chiesa di San Giacomo alla scuola Maria Luigia, con una sosta dinnanzi alla Casa di Riposo Morando per una benedizione agli anziani ospiti, preservati, sin qui, dall’epidemia di covid-19. Sulla spianata all’aperto dell’istituto scolastico è stata celebrata l’Eucaristia. Facendo riferimento al testo dell’Apocalisse, don Fausto ha sottolineato che i cieli nuovi e la terra nuova in esso narrati, sono per chi accoglie Gesù come criterio di vita. Come ha fatto Maria che, dopo la visitazione, ha intonato il Magnificat, leggendo la storia della salvezza perchè in Lei c’era Gesù.