Messa Crismale, il Vescovo ai sacerdoti: maturare in umanità per essere vicini alla gente

DIOCESI – Messa Crismale, oggi in Cattedrale a Chiavari, presieduta dal Vescovo con tutto il presbiterio diocesano. La funzione doveva tenersi prima di Pasqua ma, a causa dell’emergenza sanitaria, si è svolta oggi. Nell’omelia, Mons. Tanasini ha sottolineato la gioia per questa celebrazione, nella quale – ha aggiunto – “non possiamo neppure evadere dall’esperienza che abbiamo vissuto, che tuttora viviamo e che la nostra gente vive”. Il pastore della Diocesi ha quindi ricordato il rischio del contagio che ancora incombe e le conseguenze economiche che hanno cominciato a colpire le famiglie, impoverendole fino a far mancare loro l’essenziale, portando scoraggiamento, mancanza di speranza e di prospettive. “Noi ci sentiamo profondamente colpiti da tutto questo – ha quinti spiegato – e da tutto questo siamo coinvolti. Abbiamo ormai maturato la convinzione di dover essere attenti all’umano, come si dice, e questa attenzione esige in noi, prima di tutto, un’educazione permanente alla qualità umana, con compassione, discernimento, con la partecipazione alle vicende, con la delicatezza nel parlare e così via. Dobbiamo maturare la nostra umanità sempre di più. Questa maturazione non è scontata, è giusto che ci riflettiamo”. Il Vescovo ha quindi esortato ad essere attenti alla vita concreta degli uomini, come ha fatto Gesù, camminando con loro, entrando nella loro sensibilità, ascoltando. E, in questo periodo segnato dal coronavirus, stando vicini a coloro che sono tornati pensosi, più credenti, che sono tornati ad interrogarsi di nuovo sulle cose spirituali. “Ecco come devono essere le nostre liturgie, non staccate dalla vita ma capaci di trasfigurare la vita”, ha quindi aggiunto.