Oggi in Vaticano i funerali di Camillo Cibin

<br />CITTA’ DEL VATICANO – Saranno celebrati oggi pomeriggio nella Basilica di San Pietro, all’altare della Cattedra, i funerali di Camillo Cibin, già ispettore generale del Corpo di Vigilanza Vaticana, spentosi domenica mattina a Roma all’età di 83 anni. Una vita spesa al servizio della Chiesa, Camillo Cibin era entrato nella Gendarmeria vaticana nel 1948, per oltre mezzo secolo custode dell’incolumità fisica del Papa, era stato nominato ispettore generale del Corpo di vigilanza nel 1971, servendo Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II – che aveva protratto la sua permanenza in servizio oltre i 75 anni – e infine Benedetto XVI, prima di andare in pensione nel 2006, lasciando l’eredità del prestigioso incarico al suo vice, Domenico Giani. Testimone di un pezzo di storia vaticana, sempre riservato e fedele al suo ruolo, il nome dell’ispettore Cibin era rimbalzato agli onori delle cronache internazionale quando il 13 maggio 1981 durante l’attentato a Giovanni Paolo II aveva saltato le transenne per fermare Ali Agca, ed ancora il 12 maggio 1982 a Fatima fece scudo al Papa proteggendolo dall’aggressione di uno squilibrato. Cibin fu accanto a Giovanni Paolo II nei 104 viaggi apostolici, per oltre 20 anni organizzati dall’allora padre gesuita, oggi cardinale Roberto Tucci, che lo ricorda con tanta stima ed affetto: “Ci siamo voluti molto bene. Mi ha scritto delle bellissime lettere in certe occasioni: veramente affettuosissime. E anch’io ero molto legato a lui. Era un uomo dedicato completamente alla Chiesa e soprattutto al Santo Padre”. “Per me – ha proseguito – Cibin era un grande amico, quindi non c’era nessuna difficoltà di rapporti: mi potevo fidare al 100% di lui. E poi, la sua dedizione anche fisica era totale, fino agli ultimi anni. Aveva conservato una grande resistenza fisica e mentale, per cui era un uomo sempre sveglio, sempre disponibile e soprattutto molto umile: non era un uomo che si sia mai dato delle arie. Mai. Molto semplice e molto fedele. E’ stato un esemplare, una persona da ricordare con rimpianto, con ammirazione e auspicando che la Chiesa ne trovi ancora, di gente simile”.