Esondazione Entella: il punto della situazione

TIGULLIO – Prosegue anche oggi, a quasi quattro giorni di distanza dai fatti, il lavoro degli abitanti della zona di Chiavari, Lavagna e Cogorno per ripristinare i danni fatti dalla piena dell’Entella, che nella notte della vigilia di Natale è esondato in più punti superando abbondantemente il metro e mezzo di altezza e allagando tutto quello che si trovava lungo il suo percorso. Una piena iniziata intorno alle 19 del 24 dicembre e proseguita fino alla mezzanotte. La zona del ponte di Caperana, chiuso per precauzione per alcune ore insieme a quello della Maddalena, e il tratto finale del fiume, dal ponte della Maddalena alla foce, sono state quelle maggiormente colpite dalla piena. Nel comune di Chiavari e di Cogorno è stato solo una questione di centimetri il fatto che il fiume non sia entrato nelle abitazioni che sorgono lungo la sponda destra. A Cogorno la forza dell’acqua ha seriamente danneggiato il fondo della pista ciclabile che prosegue nel comune di Lavagna e ha circondato i serbatoi di elio della Liquid Gas che però non sono stati compromessi. Distrutta invece l’area di ritrovo circostante. Nella zona del ponte della Maddalena è stata invasa l’area di parcheggio dove sono custodite le autovetture di alcune concessionarie. Durante le concitate fasi della messa in sicurezza è rimasto ferito anche un operaio rimasto schiacciato con una gamba sotto una gru che moviventava alcuni mezzi. Limitati i danni invece, ma solo grazie al preventivo intervento di messa in sicurezza delle strutture, alla ditta Giorgi Garden di Chiavari che ha le sue serre e i suoi magazzini sulla sponda sinistra dell’Entella, all’altezza del ponte di Caperana. Decine e decine alla fine sono stati gli uomini impiegati per affrontare l’emergenza. Da quelli delle forze dell’ordine, ai vigili urbani dei comuni interessati dalla piena, ai numerosi volontari, da quelli del Radio Club Levante, dei Vab e della Croce Verde Chiavarese.