Udienza di Benedetto XVI agli operatori della Protezione Civile

<br />CITTA’ DEL VATICANO – Il Papa oggi ha ricevuto in udienza in Vaticano il Dipartimento Italiano della Protezione Civile. Dopo il saluto del Sottosegretario Guido Bertolaso, Ben XVI si è rivolto ai numerosi operatori e volontari, sottolineando la vocazione di proteggere le persone e la loro dignità nei casi tragici di emergenza; tale missione dà un contributo meritorio alla realizzazione del bene comune nelle grandi prove. Il Pontefice ha accostato gli uomini della protezione civile al buon samaritano: il primo merito è quello di farsi vicino a chi è in difficoltà, anche quando tutti girano lo sguardo dall’altra parte; ma, poi, come il buon samaritano va oltre l’emergenza, così i volontari devono sapere fare di più del proprio dovere. Il Papa ha ammonito però che l’amore del prossimo non può essere delegato solo ai volontari: “chi non è capace di amare -ha affermato- si sbarazza dell’uomo; sempre ci sarà bisogno di un concreto amore per il prossimo”. I volontari, qundi, non sono tappa buchi nella rete sociale, ma contribuiscono a delineare il volto umano della società: quando l’uomo si impegna per gli altri -ha notato il Papa-, il suo cuore si dilata: in questo modo si vive il Vangelo. Infine, Benedetto XVI ha esortato gli uomini della Protezione civile: “Ci sono nella società sguardi che possono esprimere disprezzo, ma anche sguardi che trasmettonoamore: siate sempre più icone viventi del buon samaritano!”.