Tributi Italia S.p.A.: oggi lo sciopero dei lavoratori ancora senza stipendio

CHIAVARI – “Chiuso per paura”: recitava così il cartello che i dipendenti della Tributi Italia della sede di Chiavari hanno affisso questa mattina sulla porta d’ingresso dell’azienda di riscossione tributi. Nel giorno in cui i 120 lavoratori liguri sono scesi in sciopero per protestare contro una situazione di incertezza che ormai da sette mesi li vede senza stipendio e senza alcuna garanzia per il futuro, i sessanta dipendenti del Tigullio si sono trovati davanti una doppia sorpresa: le porte dell’azienda chiuse e le impalcature che da molti mesi ricoprivano l’esterno dell’edificio, magicamente sparite nell’arco di poche ore. Questa mattina le ipotesi sulle ragioni di questo atteggiamento si sono sprecate, tra le quali la paura di un’occupazione dell’immobile. L’unica cosa certa è che queste sono state le uniche misure adottate dall’azienda nei confronti dei suoi dipendenti. I sindacati chiedono ancora una volta con forza l’intervento deciso delle istituzioni. Dopo il rinvio di un mese, il prossimo 11 maggio intanto è attesa la risposta del Tribunale Fallimentare sulla domanda di concordato fallimentare presentata dall’azienda alla fine di febbraio. Sentenza sulla quale si basa il destino della Tributi Italia S.p.A. Azienda che nel frattempo, con abbondante ritardo, ha iniziato ad inviare le pratiche di cassa integrazione straordinaria all’INPS, mentre manca ancora all’appello, nonostante rientrasse nell’accordo stipulato a Roma presso il ministero, il versamento del restante 30% dello stipendio di ottobre, l’ultimo ad oggi visto dai lavoratori.