Atto vandalico ai danni dell’incubatorio per trote a Mezzanego

MEZZANEGO – Tremila trote dell’incubatoio di Mezzanego sono andate perdute. Molte sono state rubate, altre sono state rinvenute morte nelle vascHe. Il fatto è stato scoperto dagli addetti della Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee. Una volta entrati nell’impianto ittiogenico inaugurato poco tempo fa in località Borgonovo, si sono accorti dell’intrusione. Una denuncia è stata subito sporta alla compagnia dei Carabinieri di Borzonasca. Una parte delle carcasse, invece, è stata inviata all’ufficio Asl di competenza per stabilire le cause del decesso e per effettuare l’esame tossicologico. Altri pesci morti sono ancora visibili lungo il canale. Per i pescaportivi della val Mogliana si tratta di un atto vandalico senza precedenti e poco rispettoso. Il progetto – ha spiegato la guardia ambientale Fipsas Umberto Righi – era stato inaugurato con lo scopo di riportare in natura un ceppo autoctono di trota che un tempo popolava i torrenti della zona. Si tratta di trotelle Fario di tipo mediterraneo lunghe tra i 10 e i 16 centimetri. L’obiettivo del progetto era quello di ripopolare il corso principale del torrente Mogliana, che scorre dalle pendici del monte Zatta sino a Borgonovo e che alimenta l’incubatoio della Fipsas. Una scelta obbligata, soprattutto per dare la possibilità al pesce di sopravvivere in un ambiente naturale vasto, con un fiume che presenta già popolazioni di trote adulte, anche se con densità non sufficiente. Le trotelle oggetto dell’atto vandalico dovevano essere trasferite nel torrente entro la fine di questo mese. Per fortuna – ha sottolineato ancora Umberto Righi – non tutto il progetto è andato perduto. 90 mila trote, infatti, erano già state immesse nei ruscelli dello Sturla durante i mesi scorsi.