La Catechesi del Papa su Santa Caterina da Genova

CITTA’ DEL VATICANO – Il Papa, oggi, durante l’udienza generale in Vaticano, ha parlato di Santa Caterina da Genova, nota soprattutto per la sua visione sul purgatorio.
Dopo aver descritto brevemente la sua biografia, Benedetto XVI ha centrato l’attenzione proprio sull’episodio mistico, accaduto in un momento di piena consapevolezza dell’immenso amore di Dio verso di lei, un’esperienza spirituale che non riusciva ad esprimere a parole. E’ in questa occasione che le apparve Gesù sofferente, carico della croce, come spesso è rappresentato nell’iconografia della Santa. Caterina si abbandonò in modo così totale nelle mani del Signore da vivere, per circa venticinque anni, nutrita soprattutto dalla preghiera costante e dalla Santa Comunione ricevuta ogni giorno, cosa non comune al suo tempo.

Due elementi caratterizzarono l’intera sua esistenza: da una parte l’esperienza mistica, cioè la profonda unione con Dio, sentita come un’unione sponsale, e, dall’altra, l’assistenza ai malati, l’organizzazione dell’ospedale, il servizio al prossimo, specialmente i più bisognosi e abbandonati.

“Cari amici – ha proseguito Benedetto XVI – non dobbiamo mai dimenticare che quanto più amiamo Dio e siamo costanti nella preghiera, tanto più riusciremo ad amare veramente” chi ci sta vicino, “perché saremo capaci di vedere in ogni persona il volto del Signore, che ama senza limiti e distinzioni”.