Lunedì dell’Angelo: il Papa chiede di combattere le violenze sui bambini

CITTA’ DEL VATICANO – Nel Lunedì dell’Angelo, Benedetto XVI ha sottolineato come la Risurrezione del Signore segni il rinnovamento della condizione umana e sia il fondamento della Chiesa. Il Papa si è soffermato sulla vittoria di Cristo sulla morte, al Regina Caeli al Palazzo apostolico di Castel Gandolfo, dove si è trasferito ieri pomeriggio. Nell’odierna Giornata per i bambini vittime della violenza, promossa dall’associazione “Meter”, il Papa ha quindi esortato tutte le realtà ecclesiali ad impegnarsi per contrastare questa piaga e per sensibilizzare le coscienze contro lo sfruttamento e l’indifferenza. Impegnarsi senza risparmio di energie per proteggere i bambini dalla violenza: nel Lunedì dell’Angelo, parlando ai fedeli riuniti a Castel Gandolfo, il Papa ha dedicato un pensiero speciale all’Associazione “Meter”, promotrice della Giornata nazionale per i bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza: “Li incoraggio a proseguire la loro opera di prevenzione e di sensibilizzazione delle coscienze al fianco delle varie agenzie educative: penso in particolare alle parrocchie, agli oratori e alle altre realtà ecclesiali che si dedicano con generosità alla formazione delle nuove generazioni”.Prima delle parole in favore dei bambini vittime della violenza, il Papa si era soffermato sulla Risurrezione del Signore che, ha detto, “segna il rinnovamento della nostra condizione umana”:”Cristo ha sconfitto la morte, causata dal nostro peccato, e ci riporta alla vita immortale. Da tale evento promana l’intera vita della Chiesa e l’esistenza stessa dei cristiani”. “Cristo è risorto! E’ veramente risorto”: il Papa ha rammentato che uno dei segni caratteristici della fede nella Risurrezione è il saluto tra i cristiani nel tempo pasquale. E questo saluto, ha osservato, “è una professione di fede e un impegno di vita”. Quindi, ha ricordato l’esortazione di Gesù alle donne, descritte dal Vangelo di Matteo, ad annunciare la Buona Novella. Ed ha ribadito, con le parole di Paolo VI, che tutta la Chiesa “riceve la missione di evangelizzare e l’opera di ciascuno è importante per il tutto”. Il Papa si è così chiesto in che modo possiamo incontrare il Signore e diventare sempre più suoi autentici testimoni: “Nella preghiera, nell’adorazione, dunque, Dio incontra l’uomo. (…) Solo se sappiamo rivolgerci a Dio, pregarLo, noi possiamo scoprire il significato più profondo della nostra vita, e il cammino quotidiano viene illuminato dalla luce del Risorto”. Si è poi riferito alla festa odierna di San Marco Evangelista, “annunciatore del Verbo e scrittore delle dottrine di Cristo”. Egli, ha aggiunto, è anche il Patrono della città di Venezia, dove, ha detto, mi recherò in visita pastorale il 7 e 8 maggio prossimo. Il Papa ha infine invocato la Vergine Maria affinché aiuti ognuno “a compiere fedelmente e nella gioia la missione che il Signore Risorto” gli ha affidato.