Lavagna, individuati i responsabili dei roghi di motorini

LAVAGNA – Sono stati individuati i colpevoli dei tre roghi di motorini che avevano interessato Lavagna la notte del 17 giugno. Si tratta di un ragazzo di circa 20 anni e di tre minorenni, due ragazzi e una ragazza di 15 anni. I quattro sono stati ascoltati in questi giorni nella caserma dei Carabinieri di Lavagna. I militari li hanno individuato dopo aver ascoltato numerose testimonianze. I giovani sono stati denunciati a piede libero per incendio doloso continuato in concorso. Il movente è puro vandalismo, un gioco notturno sfociato in qualcosa di ben più grave. In via Nuova Italia l’incendio aveva distrutto dieci motorini. Fiamme e funo, inoltre, avevano rovinato la facciata del palazzo soprastante e lo storico portico. Altri cinque motorini sono stati distrutti nei roghi di via S. Giulia e al ponte della Maddalena, dove ancora adesso si può vedere la carcassa di un ciclomotore. Danni ingenti, insomma, ai quali ora i responsabili e le loro famiglie saranno chiamati a rispondere. Ci conforta – ha detto il comandante dei Carabinieri di Sestri L. – l’aver potuto escludere moventi più gravi, come la vendetta, il gesto intimidatorio contro qualcuno. In questo caso, invece, i tre roghi sono nati come un divertimento che poi è sfuggito di mano. I ragazzi non avevano premeditato quanto successo, ha proseguito Fabio Benincasa, infatti non avevano portato niente con loro, ma hanno sfruttato solo la benzina dei motorini stessi, appiccando il fuoco ai tubicini di collegamento al motore. Durante gli interrogatori è emerso che non tutti hanno partecipato attivamente all’atto vandalico. Le responsabilità più gravi sarebbero del maggiorenne e di uno dei minorenni. Gli altri due avrebbero solo assistito e agevolato le operazioni, che si sono svolte molto rapidamente. Ora sarà la Procura ad occuparsi del caso. I quattro rischiano di vedersi attribuite almeno due ipotesi di reato: l’incendio doloso e il danneggiamento a seguito del rogo. Il ventenne rischia più degli altri e la sua posizione è la più grave. Per i minorenni il discorso è diverso: si potrebbe arrivare anche ad una conclusione favorevole se si mostreranno disponibili a collaborare. In ogni caso, nessuno aveva altri precedenti penali.