S. Messa di Capodanno, il Vescovo: “Comunichiamo ai giovani il valore positivo della vita”

DIOCESI – Dicendo che Gesù è nato da donna, si afferma la perfetta umanità di Cristo. Lo ha evidenziato il Vescovo nel corso della Messa nella solennità di Maria Madre di Dio. La natura umana di Gesù – ha sottolineato – avvia l’opera di salvezza che si attua nell’adozione a figli degli uomini. Non schiavi, quindi, ma figli, eredi del patrimonio divino. Maria è madre di Dio perché crede e si fa grembo del Mistero. La sua maternità si prolunga nell’offrire il figlio agli uomini, come ha fatto con i pastori e oggi con la Chiesa. Tocca i cuori induriti o indifferenti delle persone, estranee alla vitalità del mistero di Dio. Ma la Vergine si impegna affinché l’uomo comprenda il dono d’amore del suo Figlio. Così il tempo diventa pieno e acquista valore – ha proseguito Mons. Tanasini. Nonostante la sua relatività vale la pena viverlo. Questa prospettiva dà modo di parlare di pace. Il tema della 45° Giornata mondiale è: “Eucare i giovani alla pace e alla giustizia”. In realtà i giovani sono attenti a questi temi: forse non lo fanno con visioni sempre coerenti ed efficaci – ha spiegato il Vescovo – eppure capaci di farci riflettere. Per comunicare il valore positivo della vita dobbiamo essere uomini di pace, avere a cuore le preoccupazioni dei giovani, pensare non solo a se stessi ma guardare al futuro che si apre davanti ai ragazzi di oggi. Per questo – ha detto il Vescovo – occorre un’alleanza educativa tra generazioni. Ogni allenza è fermento di pace e si fonda su stima reciproca e fiducia verso i giovani.