Invito del Papa a non essere pessimisti. Appello per la pace in Libano

CITTA’ DEL VATICANO – “Come cristiani non possiamo mai essere pessimisti” con questa esortazione il Papa ha aperto oggi l’Udienza generale tenuta in Vaticano, nel corso della quale si è soffermato ancora una volta sul libro dell’Apocalisse. “Anzi – ha spiegato BenXVI – siamo invitati a non perdere mai la speranza, a credere fermamente che l’apparente onnipotenza del maligno si scrontra con la vera onnipotenza di Dio”. Dalle scritture emergono due modi di vivere: il sistema di Cristo e il sistema terrestre anti- regno e anti-alleanza. “Sappiamo bene – ha detto il Pontefice attualizzando i contenuti dell’Apocalisse – che nel cammino della nostra vita incontriamo spesso violenza, menzogna, odio, persecuzione, ma questo non ci scoraggia”.”La Chiesa vive nella storia – ha proseguito – non si chiude in se stessa, ma affronta con coraggio il suo cammino in mezzo a difficoltà e sofferenze, affermando con forza che il male non vince il bene, che il buio non offusca lo splendore di Dio”. Al termine della catechesi, Benedetto XVI ha esortato ad “essere fedeli” alla Messa della domenica, “vero centro della settimana”. Quindi ha lanciato un appello per la pace in Libano “Chiediamo a Dio di dare a questa regione del mondo la pace tanto desiderata, nel rispetto delle legittime differenze”. Ormai imminente il viaggio che BenXVI compirà dal 14 al 16 settembre, nel corso del quale il Papa si è detto pronto ad incontrare “numerosi componenti della società libanese: responsabili civili ed ecclesiali, fedeli cattolici di diversi riti, altri cristiani, musulmani e drusi della regione”. Il Papa esorta tutti i cristiani del Medio Oriente “ad essere costruttori di pace e attori di riconciliazione”.