Le richieste dell’Associazione “O Castello” all’amministrazione comunale di Chiavari

chiavari2CHIAVARI – L’Associazione culturale O Castello de Ciavai torna a chiedere che sulle targhe toponomastiche chiavaresi il nome tradizionale in dialetto genovese venga affiancato a quello ufficiale.  E’ una delle richieste formulate nel corso dell’assemblea annuale dei soci, una proposta avanzata peraltro già più volte nel corso della storia dell’Associazione. In paerticolare nel 2008 il sodalizio aveva stampato e diffuso in migliaia di copie una pubblicazione sui toponimi tradizionali chiavaresi e successivamente aveva donato all’Amministrazione, nel corso dell’annuale Confeugo, un prototipo del tipo di targa. Il tutto senza avere alcun significativo riscontro.
Un altro auspicio espresso nel corso dell’assemblea e formulato più volte nel corso degli anni scorsi, è quello di trovare una degna collocazione per i reperti della necropoli preromana e per i documenti dell’archivio storico comunale, materiali preziosissimi per la storia chiavarese, negati da anni perfino agli studiosi e che giacciono in alcuni casi in stato di abbandono.
“Molte altre sono le proposte che “O Castello” ha formulato in questi anni senza trovare riscontri, spesso nemmeno un semplice ascolto”, sottolinea il governatore, Mino Sanguineti, in una nota.
“Ogni iniziativa che possa concorrere a tenere desta l’attenzione sugli argomenti che per “O Castello” sono di primaria importanza”, prosegue il comunicato, da qualsiasi soggetto provenga, sia esso un comune cittadino, un socio di questa o altre associazioni, un rappresentante eletto dai chiavaresi nelle istituzioni, è naturalmente contributo auspicabile e apprezzato, fermo restando che la posizione dell’Associazione è quella espressa dai suoi comunicati ufficiali”.