Centrafrica, Misna riporta le preoccupazioni dei religiosi di Berberati

CENTRAFRICABANGUI – “Anche qui la gente vive nella paura e sta morendo di fame dopo l’arrivo in città dei combattenti della Seleka che dettano legge per le strade. A due mesi dal colpo di stato la situazione sta peggiorando sempre di più, ma delle violenze e saccheggi commessi a Berberati nessuno parla”: lo dicono alla MISNA fonti religiose e umanitarie contattate nella seconda città del Centrafrica, 600 chilometri a sud della capitale Bangui, nodo importante per il commercio con il vicino Camerun. “Oggi viviamo ancora nell’insicurezza – proseguono: i ribelli non esitano ad aprire il fuoco se qualcosa non gli sta bene. A Berberati le attività economiche e commerciali sono quasi del tutto ferme e i viveri scarseggiano”.