Il Papa all’Angelus prega per la giustizia e la pace e spiega: “Si comincia in casa!”

papa francescoCITTA’ DEL VATICANO – “Il mio augurio è quello della Chiesa, è quello cristiano! Non è legato al senso un po’ magico e un po’ fatalistico di un nuovo ciclo che inizia”, ha esclamato il Papa all’Angelus. Tutti noi – ha ricordato – abbiamo lo Spirito Santo ricevuto nel Battesimo: “Lui ci spinge ad andare avanti nella strada della vita cristiana, nella strada della Storia, verso il Regno di Dio”. Quindi ha richiamato il tema della Giornata mondiale della Pace: “Fraternità, fondamento e via per la pace”, nella convinzione – ha detto – che siamo “tutti figli dell’unico Padre”, “parte della stessa famiglia umana”, con “un comune destino”, chiamati ad operare perché “il mondo diventi una comunità di fratelli che si rispettano, si accettano nelle loro diversità e si prendono cura gli uni degli altri”.”Siamo anche chiamati a renderci conto delle violenze e delle ingiustizie presenti in tante parti del mondo e che non possono lasciarci indifferenti e immobili: c’è bisogno dell’impegno di tutti per costruire una società veramente più giusta e solidale”. Da qui l’invito di Papa Francesco ad incamminarci tutti, da ogni angolo della Terra “con più decisione sulle vie della giustizia e della pace”, aiutati dal Signore: “La pace, infatti, richiede la forza della mitezza, la forza nonviolenta della verità e dell’amore”. E si comincia con la pace in casa: “Giustizia e pace a casa, tra noi. Si incomincia a casa e poi si va avanti, a tutta l’umanità. Ma dobbiamo incominciare a casa”.