Centrafrica, via all’inchiesta ONU. A Bangui Acho Muna, già vice procuratore del Tribunale penale per il Rwanda

acho muna centrafricaBANGUI – “E’ nel nostro mandato fare tutto il possibile per evitare che l’incitamento all’odio sfoci in un genocidio. Speriamo che la nostra presenza e il fatto che indaghiamo sia un segnale forte affinché le persone che orchestrano la propaganda non agiscano”: è l’auspicio del giudice camerunense Bernard Acho Muna, a capo della Commissione Onu incaricata di fare piena luce sulle violazioni dei diritti umani in Centrafrica. Sul terreno è stata ufficialmente aperta l’inchiesta voluta dal Consiglio di sicurezza dell’Onu, affidata a Acho Muna, già vice procuratore del Tribunale penale internazionale per il Rwanda (Tpir), affiancato da altri esperti di diritti umani e diplomatici. Della commissione, da ieri sera al completo a Bangui, fanno parte l’attivista e avvocatessa mauritana Fatimata M’Baye e l’ex segretario agli Esteri del Messico Jorge Castaneda. “Vogliamo porre fine all’impunità che vige nel paese” ha aggiunto il giudice della Corte suprema del Camerun al suo arrivo nella capitale centrafricana, sottolineando che “siamo di fronte a una situazione unica: l’ordine pubblico è inesistente, c’è un totale vuoto di potere e le autorità di polizia e giudiziarie sono assenti”. Acho Muna e i suoi colleghi si sono impegnati ad “andare ovunque sarà necessario per accertare i fatti”.